Esiste un’abitazione in cui non vengano avvistati pesciolini d’argento? Difficile da credere! Anche se è un insetto innocuo per l’uomo la sola vista basta a infastidire e a creare un senso di ribrezzo: non fa piacere a nessuno vedere questi parassiti argentati e multi zampe che sfrecciano letteralmente per casa.
Si nutrono di zuccheri, per la precisione di amidi, per questo motivo possiamo trovarli ovunque dato che queste sostanze si trovano anche nel legno, nei libri, nel cotone dei nostri arredi e vestiti. Praticamente, in maniera inconsapevole, siamo proprio noi ad offrirgli i più succulenti banchetti.
Solitamente lo spiacevole incontro avviene quando, entrando in una stanza buia, si accende la luce; i pesciolini d’argento infatti detestano la luce e vivono ben nascosti al buio. Amano vivere in ambienti umidi come i bagni, le cantine, sotto gli elettrodomestici, o proprio dentro i libri: se c’è anche il più piccolo spazio dietro un battiscopa o il telaio degli infissi, state pur certi che lì avranno il loro quartier generale.
Al di là dello sgradevole impatto visivo, una femmina, se si trova nell’ambiente con la giusta umidità, riesce a deporre anche un centinaio di uova. Il problema quindi non è da sottovalutare se non ci si vuole ritrovare ad avere a che fare con una vera e propria, orrenda, infestazione.
Consigli per allontanare i pesciolini d’argento
È possibile trovare in rete moltissimi consigli su come liberarsi di questi sgraditi ospiti in maniera naturale senza far ricorso alle tante sostanze chimiche disponibili in commercio. Si consigliano ad esempio gli oli essenziali di menta piperita o di citronella, le foglie di ginko biloba, di alloro o fiori di lavanda da spezzettare e richiudere in sacchetti da riporre all’interno dei cassetti e da rinnovare ogni sei mesi circa.
Una tecnica green è quella di grattugiare una patata e lasciarla in quell’angolo della stanza, che si presume sia la tana dei pesciolini, per tutta la notte; la mattina seguente assieme alla patata si potrà buttar via anche un discreto quantitativo di insetti, che rimarranno imprigionati dall’amido del tubero. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Lepisma_saccharina.
Altro suggerimento di stampo ecologico è quello di preparare delle vere e proprie trappole. Occorre innanzitutto scovare la tana e per farlo dobbiamo andare alla ricerca delle loro feci, simili a granelli di pepe nero, oppure cercare il loro guscio, dato che questi insetti cambiano la muta molto spesso! Bisognerà quindi rivestire di nastro adesivo un barattolo di vetro e mettere un po’ di cibo all’interno: molliche di pane, briciole di biscotto. Gli insetti si arrampicheranno per entrare nel contenitore ma non riusciranno ad uscire perché le pareti di vetro sono troppo scivolose.
Un’altra tecnica che sembra funzioni è quella di arrotolare un quotidiano, fissare le estremità e bagnarlo. Si crea così un habitat perfetto per gli antipatici invasori che alloggeranno volentieri in questa dimora ideale che offre cibo, la carta, e umidità. Occorre comunque posizionarlo di notte e al mattino non rimarrà altro da fare che buttar via tutto l’involucro, ospiti compresi.
Prodotti per pesciolini d’argento
Se questi rimedi non sono stati efficaci e non avete risolto il problema si può, con le dovute cautele, provare ad utilizzare dei prodotti chimici. A questo scopo, potrete trovare alcuni buoni consigli e prodotti per eliminare i pesciolini d’argento su scarafaggiblatte.com. Su questo sito questi argomenti vengono trattati in modo chiaro, semplice e comprensibile anche per chi di queste cose non si intende. Inoltre i prodotti di cui parlano sono stati testati e quindi i loro consigli sono da seguire senza timore.
Suggeriscono, ad esempio, di uno spray insetticida che contiene del veleno specifico ma ha un’efficacia locale: funzione se si è individuata la tana. È ottimo anche a livello preventivo ma ovviamente ha dei lati negativi come, a esempio, la tossicità. Se in casa ci sono dei bambini o degli animali domestici, sicuramente è meglio evitare.
In commercio si trovano anche delle esche che utilizzano lo stesso principio di quelle più famose utilizzate per le formiche: sono dei contenitori che hanno al loro interno un’esca appetibile per l’insetto e del veleno. Queste agiscono più lentamente ma hanno il vantaggio di eliminare tutta la colonia. Anche loro hanno un certo livello di tossicità ma possono essere più facilmente nascoste in luoghi poco accessibili.
Ma chiunque abbia in casa bambini, cani o gatti, sa che riescono a far sempre quello che non devono quindi, per non correre rischi, in questi casi l’arma vincente potrebbe essere quella di utilizzare un dispositivo ad ultrasuoni. Sono forse lo strumento che negli ultimi anni ha avuto maggior successo perché raggiungono l’obbiettivo prefissato senza alcun tipo di controindicazione.
In quella che si presenta come una vera e propria lotta senza quartiere contro inquilini non autorizzati e non graditi, bisognerà provare con costanza e determinazione le varie soluzioni fino a trovare quella più adatta all’entità del proprio problema e magari seguire qualche buon consiglio.