Da tempo è ormai assodata l’importanza di evitare sprechi di energia elettrica e di gas in casa per il riscaldamento, sia da un punto di vista del risparmio economico, sia dal punto di vista ecologico e ambientale. Se agli sprechi si aggiunge anche un eccesso di rumori che filtra dall’esterno forse il problema risiede nei cassonetti delle tapparelle. Per impedire che spifferi d’aria e rumori possano entrare negli ambienti esiste un rimedio: la coibentazione dei cassonetti. Scopriamo insieme all’azienda Mavis Tapperelle, esperta nel settore, in cosa consiste e quali sono i suoi vantaggi.
Coibentare un cassonetto esistente: la soluzione pratica e veloce contro spifferi e rumori
Per chi non lo sapesse, coibentare un cassonetto delle tapparelle significa isolarlo senza però andare ad intaccare la muratura, e quindi senza inutili lavori di ristrutturazione in casa. Ciò si rende necessario in quanto un cassonetto tradizionale, in cui cioè si trovano le tapparelle, è molto spesso responsabile della dispersione di calore in un’abitazione o in un ufficio. Questa affermazione non è campata in aria ma ha delle basi scientifiche. Nelle analisi termografiche che vengono effettuate sugli edifici, infatti, si nota che il punto maggiore di dispersione termica si trova proprio in corrispondenza dei cassonetti esistenti, da cui possono passare fino a 2 metri cubi di aria ogni ora. Si sa che l’avvolgibile (la cinghia di movimentazione della tapparella) scorre attraverso una feritoia. Proprio da quest’ultima filtra l’aria esterna, che porta con sé i rumori della strada e una temperatura che d’inverno diventa motivo di un raffreddamento degli ambienti, con conseguente dispersione di calore. Inoltre i cassonetti tradizionali sono fatti di legno, materiale che non possiede alcuna capacità di isolamento, né termico né acustico. Tuttavia la coibentazione dei cassonetti viene spesso trascurata perché questo dato non è conosciuto dai più. Ecco allora che si investe in serramenti a doppio o triplo vetro tralasciando proprio l’isolamento dei cassonetti esistenti. In questo modo il problema non viene risolto.
Come si esegue la coibentazione dei cassonetti esistenti: un metodo veloce e pulito
Una volta capito che il problema è nei cassonetti delle tapparelle si può, a questo punto, procedere ad isolarli. Il metodo è molto semplice e vantaggioso, non comporta alcuna modifica del cassonetto originale, né lavori sulla muratura. In pratica vengono applicati dei pannelli isolanti alle pareti interne del cassonetto. Tali pannelli sono composti da materiali che permettono di evitare il passaggio di refoli d’aria, con un risparmio economico considerevole (riduzione fino al 15% dei costi di riscaldamento e degli spifferi fino all’88%) . Ma non è il solo vantaggio che si potrà ottenere da un lavoro di coibentazione: la diminuzione del rumore è vistosa, tanto che si potrà avere un abbattimento fino a 38 decibel se viene applicato un telo acustico, e fino a 40 decibel se i teli applicati diventano due. A ciò si aggiunga che l’installazione avverrà in maniera veloce, pulita, senza abbattere la muratura. Per risultati ancora migliori si può procedere a sostituire il vecchio passa cinghia a rullini con l’applicazione di una guida-cinghia a tenuta d’aria, con uno spazzolino sul bordo del pannello inferiore, ed un ulteriore rivestimento acustico: in questo modo da una parte si riduce l’ingresso di aria nella cavità, e dall’altra si abbatte la quantità di rumori che possono filtrare dall’esterno.
Costi e detrazioni
Il miglior modo per conoscere il costo dell’intervento di isolamento cassonetti è ovviamente quello di richiedere un preventivo personalizzato, ad un’azienda specializzata in questo tipo di servizio. Si tratta di un piccolo investimento che può migliorare il benessere abitativo in casa e che in quanto intervento migliorativo dell’efficienza energetica, può usufruire di sgravi e detrazioni fiscali. Il nuovo bonus ristrutturazioni in particolare merita un approfondimento a riguardo.